Frisa nel tempo

Incerte risultano le origini di Frisa, ma alcuni rinvenimenti del periodo romano attestano la frequentazione del sito già dall’antichità.

Archivio fotografico

Per alcuni la sua supposta fondazione risalirebbe al periodo romano. La più antica notizia di un insediamento nel territorio risale al secolo XI quando il paese apparteneva a Trasmondo III, conte di Chieti: la frazione Guastameroli è ricordata come "Lo Vasto Meruli" in una compravendita del monastero di S. Giovanni in Venere dell'anno 1087.

Anche nel Catalogus Baronum (1213) si fa menzione di una "ecclesia Gualtum o Guastum" tenuta da Roggerius de Guasto, "feudo presso Frisa, forse da identificare con Guastameroli".

Più tardi, nel secolo XIV, Frisa è nominata per le decime dell'anno 1324 dovute dall'archipresbiter de Frisia; e degli anni 1324-1325, dai clerici de Frisia; e dell'anno 1326, dai clerici de Frisia... pro ecclesiis de Frisia. Successivamente, il borgo fu sotto il dominio della città di Lanciano; poi, nel 1425, venne in possesso dei Caldora. Acquistato dai Cotugno, ritornò nel Regio Demanio per estinzione di questa famiglia. Nel 1657 la Terra fu acquistata dai Caccianini, nobili di origine lombarda, e da questi posseduta a titolo di baronia, fino all'abolizione della feudalità.

Al plebiscito del 1860 il popolo si dichiarò favorevole all'annessione al regno d'Italia e nel 1946 sempre il popolo si dichiarò favorevole alla Monarchia.


pagina principale