Strada del vino

PERCORSO ROSSO

Da San Vito Chietino verso Frisa e Lanciano poi si può scendere verso sud per incrociare la Fondo Valle Sangro all'altezza di Piazzano di Atessa.
Verso sud arrivando a Fossacesia e da qui fino a Piazzano di Atessa lungo la Vai di Sangro.
Poi si prosegue verso ovest per Bomba.

Da Fossacesia lungo il litorale sud fino a Casalbordino, poi si sale fino a Scerni verso l'interno sulla SS.364;da Casalbordino a Vasto.

Questo itinerario prende il nome dal!e vie armentizie che segnavano questa zona, vere e proprie autostrade dell’ antichità,che consentivano alle greggi di giungere in pianura ove passava "il Tratturo speciale del Re".

Si parte da S. Vito Marina e dai luoghi che ispirarono Gabriele d'Annunzio: "...la macchina pareva vivere d'armonia propria, avere un'aria ed un'effigie di corpo animato". Così il Vate descriveva lu travocche, tipica costruzione abruzzese adibita alla pesca in una memorabile pagina del "Trionfo della Morte", che vale la pena rileggere.

Da S. Vito Marina (da vedere è anche il il paese situato nella parte alta) verso sud, fino a Fossacesia, è un trionfo di trabocchi sporgenti su un mare cristallino o su scogli dalla vegetazione fitta e inospitale.

E' il silenzio il bene più prezioso da queste parti, assieme al profumo del mare, e D'Annunzio ben lo sapeva. Ce ne parla l'Eremo in cui il poeta trascorse il prolifico periodo in cui concepì , in un'atmosfera surreale, grandiose opere.

Questa Strada del Vino attraversa le colline che si affacciano sul Sangro dove, accanto alle coltivazioni di ortaggi e alberi da frutta, specie lungo il corso del fiume sono coltivate prevalentemente uve Montepulciano, Trebbiano e Sangiovese, mentre sui pendii della zona più a sud, da anni sono stati introdotti anche le diverse varietà di Pinot, Chardonnay, Moscato e Malvasia.

La Strada del Vino "Tratturo del Re" muove da S. Vito per 5 km verso nord e, dopo il bivio di S. Apollinare, si sale verso Frisa antico possedimento della città di Lanciano, vicino alla quale si trova Rocca S. Giovanni, nel cui territorio comunale è compreso anche l'incontaminato Lido Cavalluccio nei pressi di Fossacesia.

Lanciano, tra le più affascinanti città della regione, fu in passato centro importantissimo per i mercanti della penisola nel medioevo.

Ma ancora prima vi si stanziarono i Frentani, poi divenne Anxanum, municipio romano, e successivamente vittima di numerose e travagliate vicende storiche. Tra le numerose bellezze artistiche da visitare citiamo la cinquecentesca Cattedrale, chiamata S. Maria del Ponte perché retta su tre archi del distrutto ponte Diocleziano del III secolo, sita nei pressi della centrale piazza Plebiscito dalla quale diramano le viuzze del centro.

Poco distante c'è la Chiesa di S. Maria Maggiore (1227), sicuramente tra le Chiese più belle della regione con la facciata in pietra arenaria e un bel Portale.

Da vedere anche le Chiese di S. Biagio e Sant'Agostino nei pressi della citata piazza; in corso Roma invece ci sono la Chiesa del Purgatorio e quella di S. Francesco, detta del Miracolo Eucaristico perché nel VII secolo l'ostia si sarebbe trasformata in sangue durante la Messa (una teca conserva il prezioso ostensorio).

Ed ancora, le Torri Montanare, il Teatro Comunale dell' 800 e porta S. Biagio, l'ultimo dei nove ingressi alla città.

Nella città frentana il Settembre Lancianese offre divertimento e folklore a partire dal primo giorno del mese con la festa di S. Egidio e la vendita di campanelle di terracotta e giocattoli di ogni dimensione nelle bancarelle del centro; l'8 con la Processione della Madonna, per culminare il 15 con i bellissimi fuochi pirotecnici.
Ogni giorno è previsto inoltre un nutrito programma di corse di cavalli all'interno della centralissima Villa delle Rose. Da non perdere la manifestazione rievocativa del Mastrogiurato, giudice supremo delle liti e dei regolamenti durante le importantissime fiere che si svolgevano il 5 settembre. Nutrito l'annuale programma delle manifestazioni fieristiche.

Da Lanciano si scende verso sud lungo il versante collinare che porta sulla Fondo Valle Sangro, in direzione Atessa-Fossacesia, uscendo proprio all'altezza di Piazzano di Atessa ad incontrare l'altro ramo di questo itinerario.

Da S. Vito a Fossacesia Marina tuttavia non c'è che qualche chilometro, fiancheggiando il mare.

Poi si sale a destra sulla parte alta dove si erge la superba Abbazia di S. Giovanni in Venere, che dà il nome alla località omonima. Costruita nel 937 sul Tempio Pagano dedicato a Venere, l'Abbazia sta a mirabile esempio di un'arte sacra sentita e coltivata in Abruzzo come mezzo di slancio verso la perfezione. Splendido è il Portale marmoreo duecentesco ed elegantissimo il rivestimento delle tre Absidi in corrispondenza della Cripta.
A questa si accede mediante due scale aperte sulle navate laterali. Merita un'occhiata il Chiostro dell'adiacente Convento, qualche passo oltre il quale si può ammirare l'impareggiabile vista che, dall'Abbazia, si gode sul Golfo di Venere.

Lasciata Fossacesia, dove si produce dell'ottimo olio di oliva, qualche chilometro di affascinante strada litoranea precede l'ingresso nella valle del fiume Sangro sulle cui colline si perpetua da secoli l'attività agricola, e sulla parte pianeggiante nei pressi del letto del fiume, quella prevalentemente industriale (hanno sede qui, tra gli altri, gli stabilimenti produttivi della Honda e dei veicoli commerciali Fiat).
Una larga strada costeggia il fiume Sangro passando per Piazzano frazione di Atessa.